La cava di bauxite di Otranto
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Ex Cava di Bauxite a Sud-Est di Otranto.
Il paesaggio è surreale, per certi versi quasi alieno; il rosso intenso delle collinette, residuo degli scavi per l’estrazione della bauxite avvenuta negli anni a cavallo tra il 1960 e il 1976, contrasta fortemente con la vegetazione e con il mare che si intravede sullo sfondo.
Queste colline rosse, con le loro numerose venature e spaccature creano moltissimi giochi di luce e ombra e ricordano moltissimo la formazione rocciosa Australiana di Uluru (o Ayers Rock), anche se ovviamente in scala mooolto ridotta.
Al centro del ‘cratere’ generato dagli scavi, a causa della presenza di una sottile falda freatica si è formato un laghetto verde del diametro di un centinaio di metri, oggi popolato principalmente da rane e girini.
La puglia è una regione ricca di questo minerale (utilizzato principalmente per ricavare l’alluminio), e oltre che a Otranto (collocazione comoda per la presenza del porto nelle immediate vicinanze) la Bauxite nei dintorni si estraeva a Montevergine, Poggiardo e Uggiano, ma in Puglia vi erano altri due giacimenti importanti, uno nelle Murge e uno sul Gargano.
Questa cava dimostra come la natura sia in grado, in breve tempo, di riprendersi ciò che è suo e oggi questo luogo è divenuto una zona di notevole interesse paesaggistico.